Chi ha inventato i ferri da stiro
Il ferro da stiro ha una storia piuttosto antica, e risale addirittura all’epoca della dinastia Han, vissuta in Cina tra il 206 a.C. e il 221 d.C. I primi modelli di ferro da stiro erano costituiti da un recipiente in bronzo, all’interno del quale venivano poste delle braci, queste riscaldavano la piastra con la quale stirare poi i vari panni. Solitamente erano provvisti di un manico in legno, ma vi erano anche alcuni modelli con il manico in avorio, generalmente destinati alle famiglie più ricche e nobili. La produzione di questi modelli avvenne fino al 1200 d.C. quando vennero sostituiti con altri realizzati in ferro battuto.
Nel XIX secolo i ferri da stiro subiscono alcune modifiche per quanto concerne la forma, rendendola più funzionale e adatta a stirare diverse tipologie di capi di diverso materiale. Il problema però è che questi modelli dovevano essere scaldati in forno, per tale motivo il più delle volte la piastra si sporcava di cenere che rimaneva attaccata ai vestiti. Tale problema venne risolto intorno al 1737, quando venne creato da Isaac Wilkinson un modello di ferro da stiro molto più pratico e funzionale. La forma assomigliava a quella dei moderni ferri da stiro, avevano una punta che gli consentiva di stirare qualsiasi piega, ma il suo funzionamento era simile a quello utilizzato durante la dinastia Han.
Era infatti costituito da un contenitore, dove venivano poste le braci, queste di tanto in tanto dovevano essere alimentate per mantenere calda la piastra, piuttosto spessa e pesante. Una successiva evoluzione avvenne nel 1891, quando venne introdotto il primo ferro da stiro con piastra riscaldata elettronicamente. All’epoca, grazie all’invenzione dell’energia elettrica, la sperimentazione della nuova tecnologia permise di fare dei passi da gigante facendo comparire nuovi e utili strumenti.
Ma solo nel 1926 comparve nel panorama mondiale il ferro da stiro a vapore, che ha contribuito a rendere la stiratura dei capi d’abbigliamento più sicura ed efficace. Da li l’evoluzione dei ferri da stiro si è protratta fino ai giorni nostri, introducendo modelli sempre più complessi, concepiti per soddisfare diverse categorie. Dalle lavanderie fino ad uso più casalingo dello strumento.
Quali tipologie esistono sul mercato
L’evoluzione dei ferri da stiro ha portato all’introduzione di modelli più o meno sofisticati, di piccole dimensioni ma anche di grandi. Nel mercato attuale esistono diverse tipologie di ferri da stiro, pensate per soddisfare moltissime esigenze differenti. Ad esempio un single avrà esigenze differenti rispetto a quelle di una famiglia, il primo avrà ad esempio molti meno panni da stirare, e quindi necessiterà di uno strumento economico, allo stesso tempo efficace e che gli permette una buona autonomia, in rapporto poi all’uso che ne deve fare.
In una famiglia invece si dovranno affrontare esigenze molto maggiori, un carico di capi d’abbigliamento superiore. Per questo si necessiterà di un ferro da stiro con un serbatoio tale da riuscire ad avere una lunga autonomia, e un cambio dell’acqua meno frequente. E così pure per quanto riguarda i ferri da stiro di uso più professionale. Ogni tipologia avrà caratteristiche, dimensioni e prezzi diversi.
Ma quali differenze intercorrono tra le varie tipologie, e per quali usi sono adatti? Per rispondere a questa domanda dobbiamo analizzare ciò che il mercato ci offre.
I modelli in commercio si distinguono in:
Ferri da stiro a vapore senza caldaia – sono i più utilizzati, spesso favoriti dai single o da chi non necessita di prestazioni superiori. Garantiscono buone performance e prezzi bene o male contenuti. Hanno serbatoi contenuti che permettono di stirare un buon numero di panni, anche se in quantità limitata. Hanno inoltre il vantaggio di essere leggeri e maneggevoli. Possiedono un serbatoio dell’acqua all’interno del corpo centrale, che garantisce però un’autonomia limitata.
Ferri da stiro con caldaia – garantiscono un buon livello di autonomia e sono ideali per le famiglie, in quanto offrono la possibilità di stirare molti capi d’abbigliamento con una buona autonomia, senza doversi preoccupare di riempire continuamente il serbatoio. Solitamente sono costituiti dal ferro da stiro e da un serbatoio dell’acqua separato, al quale sono collegati tramite un tubo isolato. Il serbatoio poi eroga il vapore dopo aver scaldato l’acqua, e per funzionare deve essere collegato alla presa di corrente tramite il cavo.
L’unica differenza rispetto a quelli al vapore è la dimensione e la maneggevolezza. Sono più pesanti e ingombranti.
Tra le altre tipologie per uso privato ci sono poi i Ferri da stiro da viaggio, hanno dimensioni contenute e sono concepiti appositamente per chi svolge spostamenti continui. Possono essere facilmente trasportati in valigia, grazie al pratico manico ripiegabile, ma hanno lo svantaggio di non avere una buona autonomia. Il serbatoio è limitato e necessita di essere riempito in continuazione. Sono ottimi appunto per chi viaggia, e non deve portare con se molti vestiti. La gamma di ferri da stiro però è composta non solo da modelli di uso casalingo, ma anche molte tipologie progettate e pensate per un uso più professionale e industriale, che hanno un ingombro decisamente superiore e costi elevati.
Ferri da stiro professionali – sono particolari tipologie di ferri da stiro utilizzati soprattutto nelle tintorie. Sono collegati ad una caldaia separata, in grado di far funzionare lo strumento tutto il giorno. Hanno inoltre il vantaggio di essere costruiti con materiali di alta qualità. Ovviamente il loro costo è elevato e le dimensioni considerevoli, e sono adatte ad un uso professionale.
Ferri da stiro senza filo – sono indicati per chi ha poco spazio in casa, perché consento una buona mobilità. Hanno un costo elevato in quanto esistono ancora pochi esemplari in circolazione. Hanno le stesse caratteristiche dei ferri da stiro a vapore, con il vantaggio che non devono essere collegati alla corrente.
Ferri da stiro verticali – questi rappresentano davvero una novità del settore, un metodo veloce e pratico per poter stirare in maniera più efficace. Hanno un costo piuttosto ridotto, rispetto a quelli a caldaia separata, ma offrono delle prestazioni nettamente inferiori.
Macchina per stirare – Al pari dei ferri da stiro professionali, anche le macchine per stirare sono state concepite per essere utilizzate in maniera professionale. Hanno un ingombro piuttosto elevato e anche il costo non è indifferente. Esistono modelli differenti in base alle esigenze, alcuni dei quali possono essere impiegati per uso casalingo.
Pressa da stiro – è un altro strumento concepito per l’uso professionale e industriale. Nel corso del tempo ha subito diversi cambiamenti e modifiche, fino a diventare un prodotto anche per uso casalingo. È uno strumento in grado di velocizzare di molto i tempi di stiratura, ha dei costi attualmente molto elevati.
I ferri da stiro però necessitano anche di un piano d’appoggio dove poggiare i capi e poterli stirare con maggior facilità. Tutti quanti in casa possediamo una tavola da stiro, ma nessuno sa che di questo semplice ma utile attrezzo ne esistono tipologie differenti. Quelle semplici di uso comune, che possiedono la tavola e un piano d’appoggio per il ferro, facilmente richiudibile e riponibile in un cantuccio della casa.
Poi ci sono quelle professionali quelle da mobile, cioè modelli particolari a scomparsa che possono essere riposti all’interno di un mobile, ed infine quella a muro. Oppure gli assi da stiro, che hanno un design molto più semplice e maneggevole delle tavole da stiro.
Guida all’acquisto
Prima di acquistare un ferro da stiro è necessario valutare alcuni elementi fondamentali, per capire se ciò che stiamo scegliendo fa o meno al caso nostro. Ecco quindi alcune linee guida che aiuteranno nella scelta del ferro da stiro migliore.
Il primo fattore da tenere a mente nella scelta di un ferro da stiro è legato alla sua struttura, alla sua ergonomicità e praticità d’uso. Bisogna considerare che i ferri da stiro di uso comune si dividono in due famiglie, quelli con serbatoio interno e quelli con caldaia separata.
I primi sono certamente più leggeri, maneggevoli e di dimensioni ridotte. Per tale motivo hanno una capacità del serbatoio inferiore, che si aggira intorno ai 300ml, e un’autonomia più breve. Quelli a caldaia separata di contro sono più ingombranti e pesanti, ma offrono prestazioni superiori e un’autonomia decisamente più lunga.
Il secondo fattore da considerare è il vapore. Ogni ferro da stiro eroga una quantità di vapore differente, utile per riuscire ad appianare le pieghe dei vestiti in modo efficace. Da ciò se ne può ricavare un utile valore, spesso riportato nelle caratteristiche principali di ogni modello. La quantità di vapore infatti è indicata dal valore g/min, cioè quanti grammi al minuto di vapore vengono sviluppati in maniera continua. Solitamente si consigliano modelli che sviluppano ai 30g/min in su.
Terzo parametro decisivo è collegato a tutte quelle funzioni e caratteristiche legate all’acqua. In prima battuta abbiamo la capienza del serbatoio, è ovvio che più capienza garantisce più autonomia. I ferri da stiro a vapore in genere hanno una capienza che si aggira tra i 250 e i 350 ml. Quelli a caldaia separata invece possono supera anche il litro.
Legata sempre all’acqua c’è poi la funzione anti-calcare, questa consente di pulire internamente il ferro da stiro dai residui di calcare che si formano a causa dell’acqua, e che vengono convogliati in un’apposita fessura per essere estratti. In mancanza di questa funzione è bene accertarsi che la pulizia manuale e lo smontaggio dell’apparecchio avvengano nel modo più agevole e facile possibile.
Esiste poi un’opzione davvero utile e molto apprezzata che è quella dell’anti sgocciolamento. Questa funzione evita il formarsi di piccole goccioline che potrebbero formarsi e rischiare di inumidire i capi. Il quarto fattore è legato alla potenza del ferro da stiro. Questa in termini di efficienza si traduce in maggior velocità di riscaldamento dell’acqua, e quindi della produzione di vapore. La potenza è generalmente espressa in Watt, e possiamo dire che normalmente, un ferro da stiro con una potenza di 2000Watt è un modello veloce e potente. A questo fattore però sono legati anche i consumi energetici. Va da se che più potenza equivale anche a più energia consumata. Per fortuna alcuni modelli hanno in dotazione la funzione Eco, proprio per poter risparmiare.
Modelli più avanzati hanno in dotazione anche la modalità di autospegnimento, che si attiva dopo un certo periodo di inattività dello strumento. Oltre a ovvi risparmi di energia, ciò consente di mantenere i livelli di sicurezza piuttosto alti. Infine la Piastra, elemento caratterizzante di ogni ferro da stiro e che svolge il ruolo principale nella stiratura dei vestiti. Bisogna valutarne materiali, forma, dimensioni (legate principalmente alla dimensione del ferro), e posizione dei fori per la fuoriuscita del vapore. La piastra può essere realizzata in alluminio, teflon oppure acciaio, ma ci sono modelli che hanno anche la piastra in ceramica.
La dimensione e la disposizione dei fori è, nella maggior parte dei casi, legata alla quantità di vapore erogata dal ferro, e anche dall’utilizzo che se ne deve fare. Una piastra di dimensioni ridotte avrà una concentrazione di calore maggiore e sarà adatta per lavori di fino. Mentre una piastra più grande permetterà una distribuzione più ampia del calore e aiuterà a stirare superfici di dimensioni superiori, come ad esempio le lenzuola.
Anche il numero di fori contribuisce alla buona riuscita del lavoro, alla velocità di esecuzione e anche la maggiore o minore consumo di acqua. Non dimentichiamo gli accessori, ogni ferro da stiro ne è provvisto, alcuni hanno in dotazione un comodo bicchiere tacchettato per misurare il livello dell’acqua, altri sono provvisti di cartucce anticalcare, e così via.
Prezzo e Marca
Il prezzo merita un paragrafo a parte, in quanto rappresenta spesso uno dei fattori principali nella scelta di un ferro da stiro. Il più delle volte marchi prestigiosi hanno anche prezzi elevati. Questo garantisce una certa qualità, cura dei dettagli e materiali resistenti e duraturi.
Le stesse marche poi costruiscono prodotti di fascia più bassa, per andare incontro alle esigenze di tutti. Se ci si affida ad una marca affidabile e che già si conosce, la probabilità di trovare buoni prodotti nella fascia bassa è alta. La stessa casa produttrice riserverà la medesima cura anche in questi prodotti. Ecco perché anche la scelta della marca è un fattore determinante. Quelle più importanti garantisco una buona assistenza e pezzi di ricambio sempre disponibili. Cosa invece non garantita per prodotti di fascia bassa e marche non famose.
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